IMPULSO
Forza interna che precede il movimento. Un momento in cui tutto è contenuto, sul punto di traboccare.
Ogni opera di questa mostra diventa una coreografia di emozioni: un'energia sospesa, una pausa carica di intenzioni prima di agire.
Impulso come sinonimo di coraggio e fiducia nell'ignoto. Non si tratta solo di ciò che viene dopo, ma della bellezza contenuta in quel preciso momento in cui si decide che è ora di andare avanti.
Vi invito a connettervi con la vostra esperienza di quel secondo in cui il vostro cuore batte un po' più forte.
Biografia dell'artista
Mariade Vázquez (Siviglia, 1983)
Fin da bambina, l'arte è stata il mio rifugio, il mio linguaggio più intimo. Ho iniziato a esprimere il mio mondo interiore sulla carta e, in seguito, l'ho portato sul corpo attraverso la danza. Sono stata ballerina, coreografa e insegnante, un palcoscenico che mi ha permesso di crescere, di viaggiare, di entrare in contatto con culture diverse e di comprendere l'arte come canale vivo di trasformazione.
Con il tempo, ho sentito il bisogno di esplorare altre forme di espressione e mi sono formata in graphic design alla Scuola d'Arte di Siviglia, dove ho scoperto nuovi strumenti per continuare a creare da altri punti di vista.
Questa combinazione di movimento e composizione visiva definisce il mio stile attuale: viscerale, intuitivo, astratto.
Attualmente sono un'imprenditrice e gestisco MOS STUDIO Sevilla, uno spazio creativo dove organizzo mostre di altri artisti, eventi culturali ed esperienze partecipative di action painting e arte contemporanea. Un luogo dove l'arte è vissuta, sentita e condivisa.
Il mio lavoro attuale si concentra sull'arte astratta come mezzo per liberare ciò che non può essere detto con le parole. Mi ispiro ad artisti come Pollock, Klein, Haring, Basquiat, Lichtenstein o Klimt, ma anche ad artisti contemporanei come Nina Minnebo, Sophie Tea o Kate Tova.
Il mio motore creativo è l'impulso, con il desiderio di entrare in contatto con lo spettatore. Mi piace lasciarmi andare, sentire il ritmo e vivere l'arte come un viaggio nel presente.